Chi di voi non si è sentito triste almeno una volta nella propria vita?
Di solito si tratta di sensazioni temporanee, che tendono a scomparire in breve tempo, massimo qualche giorno e si torna carichi e sorridenti.
Quando questa intensa malinconia altera la qualità della vita, per un lungo periodo di tempo, non si tratta più di semplice tristezza, ma di Disturbo psicologico, che prende il nome di Depressione.
La depressione è un disturbo dell’umore, che può trasformarsi in patologia cronica, se non trattata in modo adeguato. È bene non sottovalutarla!
Secondo i dati riportati dall’OMS, la depressione è la principale causa di disabilità in Occidente.
La maggior parte delle persone che soffrono di questo disturbo chiede aiuto ad uno Psicoterapeuta, per sentirsi meglio.
Vediamo insieme brevemente quali sono le forme di depressione più comuni.
Ad oggi non si può parlare di una causa specifica. La depressione è una malattia multifattoriale, quindi può essere provocata da un insieme di fattori concomitanti di natura genetica, ambientale, biologica o chimica.
Di solito il disturbo viene scatenato da un evento improvviso, o destabilizzante, come un lutto, una separazione, un tracollo finanziario, una grave malattia, etc.
Oggi la depressione è una delle malattie più comuni, ne soffre circa il 10% della popolazione.
Nessuno è immune!
Solitamente compare prima dei 30 anni, ma di fatto può manifestarsi a qualsiasi età, dai bambini agli anziani. Sembra colpire maggiormente il sesso femminile in relazione allo stato ormonale del soggetto.
Durante un episodio o un periodo depressivo, il paziente avverte una serie di sintomi, che possiamo riassumere nei seguenti punti:
Per molti pazienti, questa sintomatologia è talmente grave che appare ovvio che qualcosa non va. Altri invece si sentono infelici da quando sono piccoli, senza sapere bene il perché.
In questi casi è necessario aiutare gradualmente il soggetto a riprendere le proprie attività, e ad intraprendere un percorso terapeutico adeguato. Lo Psicologo o lo Psicoterapeuta è in grado di fornire gli strumenti giusti per affrontare, ma soprattutto superare questo tipo di disagio.
Il percorso terapeutico stimola il paziente a riprendere gradualmente le attività che sono state abbandonate, ricominciando da quelle più piccole e soprattutto più piacevoli; a sviluppare comportamenti più funzionali ed a pensare in modo più equilibrato.
È necessario imparare ad osservare le proprie emozioni, a valutare se sono corrispondenti agli eventi che si vivono e limitarsi ad ascoltare le sensazioni negative, senza farsi travolgere.
A volte si desidera scomparire, ma tutto quello che si vuole veramente è ESSERE TROVATO!
Dott. Stefano Benci
Psicologo e Psicoterapeuta Arezzo