Mobbing: La famiglia è una creatura in continuo divenire

Che cos’è il mobbing?

Il mobbing è un fenomeno sempre più diffuso in Italia. Molte persone, però, ancora non ne hanno ben chiara la definizione. La scarsa consapevolezza del fenomeno aumenta la possibilità di essere vittime di violenza psicologica. In Italia non è previsto il reato di mobbing, tuttavia le azioni persecutorie sono considerate reati e quindi punibili.

I primi studi sul Mobbing risalgono agli anni 80 con lo svedese Leymann che lo definì come terrore psicologico sul posto di lavoro, in cui un soggetto è vittima di messaggi immorali ed insulti violenti da parte di uno o più individui. La vittima mobbizzata vive in una condizione di totale impotenza.

Il Mobbing non è una malattia, bensì un’accusa.

Ma si tratta di Mobbing o Stress?

Prima di entrare nel cuore dell’argomento è necessario sottolineare la distinzione esistente tra mobbing e stress.
Tutti i giorni ci troviamo davanti a situazioni particolarmente snervanti e a volte frustranti, che caratterizzano vari ambiti della vita di una persona. Questo genere di eventi possono provocare anche patologie molto serie, ma nello specifico non si può parlare di mobbing.

Gli impegni, le responsabilità, gli incarichi quotidiani, lo stress lavorativo possono renderci più fragili e vulnerabili, ma il mobbing è qualcosa di completamente diverso!

Sicuramente questo tipo di violenza provoca un forte stato di stress nella vittima che, nella maggior parte dei casi, sceglie volontariamente il licenziamento.

Affinché si possa parlare di Mobbing:

  • la situazione di conflittualità deve svolgersi a livello lavorativo;
  • le molestie devono essere frequenti e persistenti (le azioni del mobber devono protrarsi per almeno 6 mesi con cadenza settimanale);
  • deve esserci un dislivello tra mobber (superiorità) e vittima (inferiorità);
  • deve esserci un intento persecutorio da parte del mobber (la marginalizzazione del lavoratore, oppure forme di controllo eccessive).

Partendo da queste premesse è possibile capire se una persona è stata vittima di mobbing.

Come si sentono le persone mobbizzate?

Il mobbing può comportare gravi disagi non solo alla vittima mobbizzata, ma anche all’azienda, alla famiglia e alla società in cui viviamo.

Chi è vittima di Mobbing prova un profondo senso di isolamento, si sente responsabile di quanto accade, ha una bassa autostima, si vergogna, si sente in colpa. Questa condizione di fragilità alimenta le strategie del mobber.

I sintomi più diffusi sono:

  • insonnia, ipersonnia;
  • anoressia e bulimia;
  • cefalea;
  • gastriti;
  • disturbi relazionali;
  • Ansia ed attacchi di panico;
  • disturbi dell’umore;
  • pensieri o atti suicidari.

Tipologie di Mobbing

Sono state identificate diverse tipologie di Mobbing:

  • Mobbing verticale: è il classico caso di violenza psicologica esercitata da un dirigente verso un proprio lavoratore;
  • Mobbing orizzontale: si sviluppa da parte dei colleghi verso un singolo individuo;
  • Quick mobbing: si tratta di una violentissima azione vessatoria che destabilizza la vittima in pochissimo tempo.
  • Doppio mobbing: quando la vittima riporta le proprie frustrazioni e paure nel contesto familiare, diventando a sua volta inconsapevolmente un mobber.

Come limitare il mobbing

Spesso la vittima non si rende conto esattamente di cosa le stia accadendo e tende a sottovalutare le singole azioni del mobber. Per questo spesso trascorre un lungo periodo di tempo prima di chiedere aiuto e fronteggiare al meglio la situazione.

Non esistono soluzioni definitive per bloccare il fenomeno del Mobbing, ma ci sono soluzioni possibili per prevenirlo.
È possibile seguire corsi di formazione per imparare a difendersi dalle accuse verbali, oppure rivolgersi ad uno specialista in grado di rafforzare la vostra autostima ed offrirvi gli strumenti giusti per gestire al meglio le vostre emozioni.

Finché si tollera la vigliaccheria e l’ipocrisia, la vita non viene valorizzata!

Dott. Stefano Benci
Psicologo e Psicoterapeuta Arezzo


Psicoterapeuta Arezzo

Psicologo e Psicoterapeuta a Arezzo
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